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Territorio

Cascate, laghi, fiumi e torrenti del Parco Naturale Adamello Brenta
L’ elemento principale del Parco Naturale Adamello Brenta è l’acqua. Il fluire dei fiumi, gli specchi dei laghi che riflettono la natura circostante e le impetuose cascate contraddistinguono il paesaggio del gruppo dell’Adamello Presanella e delle Dolomiti di Brenta. Sono 48 i laghi del territorio del parco naturale, 44 sono collocatii sul versante dell’Adamello, la cui composizione rocciosa ne favorisce la formazione. Gli altri 4 sono perle uniche e rare che impreziosiscono le Dolomiti. Le più famose sono in Val Genova le cascate Nardis, le cascate del Lares e le cascate del Matarot, in Vallesinella le cascate di Mezzo e le cascate Alte, amate dalla Principessa Sissi, mentre la cascata d’Amola è la meraviglia nei boschi della Val Nambrone.
Il gruppo montuoso Adamello Presanella
La Val Rendena è immersa in una realtà naturale unica e straordinaria: ad est le imponenti Dolomiti di Brenta, ad ovest i picchi granitici dei gruppi Adamello e Presanella. L’intero territorio è l’area protetta più grande del Trentino, il Parco Naturale Adamello Brenta, un vero paradiso delle biodiversità con tantissime specie diverse di fauna e flora. Il gruppo Adamello-Presanella è il regno dei ghiacci e delle acque. Le montagne della Presanella contano 7 ghiacciai, mentre nella parte trentina dell’Adamello ce ne sono 17 tra i quali il ghiacciaio della vedretta del Mandrone, il più grande delle Alpi italiane.
Castelli e Musei del trentino
Sono più di 300 i castelli, le sedi fortificate, le rocche del Trentino, regione che grazie alla sua particolare morfologia, ha permesso la crescita e lo sviluppo di tante fortezze. Sono quattro i castelli di proprietà della Provincia:
* Castello del Buonconsiglio
* Castel Stenico
* Castel Beseno
* Castel Thun
Restaurati e aperti al pubblico, permettono a chi li visita di rivivere l’atmosfera del Medioevo, il lusso dei Principi Vescovi e di toccare “con mano” la vita dei secoli passati. Numerosi e diversi, i musei del Trentino sono un’opportunità unica e singolare per tuffarsi in un mondo affascinante che racconta di scoperte archeologiche, minerali, civiltà minerali, arte moderna e tesori della natura.
Storie e Leggende della Val Rendena
Sono tante le storie e le leggende diffuse in Val Rendena che rievocano i cicli nordici e evidenziano memorie altomedievali. Tra gli argomenti: il mostro del Lago Nambino, che viveva nelle acque del lago nutrendosi di pesci e alghe che riusciva a trovare nelle sue profondità, il pane di Mortaso che non lievita dopo l’omicidio di S. Vigilio, il Volpàt del Lago di Ritorto, l’ebreo di Pelugo giustiziato da Carlo Magno, i tesori sorvegliati dagli spiriti o dal demonio, il raccoglitore di resina e l’ambiguo uomo dai marenghi d’oro, le streghe che si possono vedere la notte dell’Epifania, le imprese della “lega dei baldanza”, la suddivisione dei masi, la maga di Nardis che istruisce i pastori a caserare, le lotte tra pastori dove il Bedù (fiume) si colora di rosso sangue, la tradizione ritualistico-allegorica legata alle celebrazioni cristiane del Natale – Epifania e della Settimana Santa.
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